24 marzo 1438
Il 24 marzo 1438 a Morbegno venne bruciata come eretica Ganzina detta Barzia di Gerola. Era attivo in questi mesi come inquisitore il domenicano fra Cristoforo da Luino, che aveva stabilito la sua sede nel centro della bassa valle ancora prima della costruzione del Convento di S. Antonio, che avverrà a partire dal 1457. Si ha notizia di 13 persone inquisite: tutte donne (di Talamona, Mello, Rogolo, Fenile, Cosio, Civo, Bema, "Campo di Morbegno", Monastero di Berbenno) all'infuori di un prete, Gaspare de Parazo, parroco di S. Pietro a Dubino. Le donne, imputate di reati attinenti alla stregoneria, furono rilasciate (eccetto naturalmente Ganzina) con la promessa di ripresentarsi su richiesta, garantita da fideiussiori, tutti uomini, per lo più parenti. Il parroco di Dubino, pur assolto dall'accusa di maleficio, venne dichiarato indegno del suo ufficio e obbligato ad allontanarsi dal paese per almeno dieci anni.
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