Accadde il 16 maggio
16 maggio 1808
"Il lago ch'erasi formato a Lovero per la caduta dal monte Massuccio di una immensa frana, di fronte a Sernio, lago lungo metri 2.580, e largo 830 e che si alzò sino a metri 2,85 sopra la soglia di quella chiesa di S. Agostino, sbocca oggi quasi d'improvviso con gravissimo pericolo di Tirano ed altri luoghi, apportando nel rigurgitante e indomito suo corso incredibili danni, e per cui lungo il fiume si videro ovunque utensili e mobili di ogni sorta. Fu allora che l'Ingegnere Filippo Ferranti si tenne fortunato di sfuggire all'ira popolare ricoverandosi in Sernio, presso quella patrizia famiglia Omodei". Così il Maffei.