19 marzo 1948
Il giorno di S. Giuseppe del 1948 Cesare Folatti (guida alpina, conquistatore con Peppino Mitta e Gino Bombardieri della Forcola d'Argient, nel 1933), dalla Marinelli, vede arrivare una piccola comitiva sulla cengia che gira sotto il monumento degli Alpini: porta provviste ed è composta da Umberto Mitta e da due figlie del Folatti. "A un tratto - l'episodio è ricordato da B. Credaro - sento un grido e vedo la figlia minore, scivolare sotto il sentiero, il portatore (Umberto Mitta) balzare in avanti per trattenerla e scivolare a sua volta e poi i due corpi precipitare nel vuoto e, rimbalzando sulle rocce del canalone sottostante, finire sulla neve trecento metri più in basso". Il Folatti scende velocemente fino al punto della caduta, trova il Mitta morto, recupera la figlia che respira ancora e, camminando con inumana fatica nella neve alta, ripercorre in salita la ripida montagna fino a portare in salvo l'infortunata alla Capanna.
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