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Una grande scoperta

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BLOG | 19/04/19 - Chiuro

Adoro stupire con effetti speciali.

Ho organizzato una festa di compleanno a sorpresa con una decina di amici.

Mettere insieme 10 persone, festeggiato incluso, la stessa sera, esigere la puntualità al minuto perché l’effetto sorpresa funzioni, non è stato facile.

Ma ho avuto tanti complici che mi hanno aiutato e tutto è funzionato alla perfezione.

Uno di questi è Francesco, classe 1986 proprietario con la sua famiglia dell’azienda agricola con annesso Agriturismo Folini di Chiuro.

Ammetto di essere andata a scatola chiusa in quanto non ci ero mai stata.

Ma me ne avevano parlato molto bene e quindi sono andata in fiducia.

La location è stata perfetta.

Oltre ai rinomati e davvero buoni vini che produce, ha una fantastica sala degustazioni con un mega tavolo che può ospitare anche 20 persone.

Il meraviglioso soffitto di legno intagliato e tante altre sculture in legno sono opera di Renato, padre di Francesco che lavora le vigne insieme a lui.

Una fantastica stufa a pellets riscalda nelle mezze stagioni…finchè non fa effetto il vino.

Una grandiosa mamma Florinda in cucina che ci ha preparato una cenetta di tutto rispetto.

Volevo qualcosa di diverso rispetto alle solite cene e così è stato.

Piatti squisiti con tanto di degustazione di ben 6 tipi di vino, ovviamente tutti di produzione Folini.

All’Agriturismo Folini è come essere nella taverna di casa propria, calda e accogliente.

Ti senti subito a tuo agio intorno a quel tavolone. Poi la compagnia degli amici è fondamentale per fare da corollario a quella che sarà una festa da ricordare.

La cosa bella è che anche Francesco si è seduto al tavolo con noi, e ha condiviso la serata raccontandoci del suo vino.

Le degustazioni possono variare in base ai prodotti disponibili e alle esigenze di chi vuole mangiare qualcosa di diverso e sfizioso.

Il nostro obiettivo era quello di stare in compagnia e mangiare qualcosa tutti insieme…beh ne siamo usciti rotolando, felici e strapieni.

L’antipasto è iniziato con rosè metodo classico di nebbiolo“sciabolato” in veranda(cioè non so se si dice così ma Francesco  ha aperto la bottiglia rompendole l’apertura di vetro con un coltello e facendo uscire velocemente un sorso di vino, eliminando quindi i lieviti). Davvero ottimo inizio.

Accomodati a tavole le danze sono iniziate con una fantastica “brisaola” Masanti e una altrettanto gustosa slinzega (per chi non sa cosa sia la slinzega, è un tipo di bresaola con una lavorazione e stagionatura particolare)di Valentina Donagrandi. Abbiamo degustato un prosciutto crudo che si scioglieva in bocca…di quelli che raramente riesci a trovare così dolce.

Insieme ci hanno portato pancetta e coppa nostrana (del povero maiale Roberto), la giardiniera fatta in casa con le verdure dell’orto Folini e per chiudere gli antipasti una tartare di fassona piemontese che ancora adesso se ci penso, mi viene l’acquolina in bocca.

Il secondo vino è l’Enrico, in ricordo del nonno di Francesco che ha deciso di continuare a lavorare le vigne (e ha fatto bene, visti i risultati).

E’ il momento di un tris di risotti: allo zafferano di Tresivio, con gli asparagi selvatici della vigna e con casera e bresaola. Vino: Dos bel 2016.

Vanno giù che è un piacere.

Si parla, ogni tanto si balla, ogni tanto si ride, ma soprattutto si gusta il piacere di stare insieme.

Arriva il secondo a base di un gustosissimo roastbeef (cottura perfetta) con contorno di patate nostrane e cicoria dell’orto di famiglia. Vino: Dos bel 2015 Riserva e Inferno.

Siamo ormai sazi…ma non è ancora finita. Formaggio time!

Un assaggio di Tellino della latteria di Chiuro e un casera “ubriaco” ovvero stagionato per 120 giorni nelle vinacce.

Il tutto accompagnato da marmellata di fichi raccolti nelle vigne dell’azienda agricola e con il miele prodotto dalla zia.

Grande accompagnatore è un ottimo Sforzato che mette in risalto il sapore del formaggio particolare.

Facciamo 4 salti per smaltire ancora perché poi arriva la torta, una crostata alla frutta che gli amici hanno regalato al festeggiato.

Chiudiamo la carrellata di vini con un dolce passito che è perfetto.

Siamo tutti felici e allegri, abbiamo mangiato, bevuto, ballato un po’ di musica, riso in un ambiente che ci è apparso subito familiare.

In fondo le cose belle della vita sono anche queste. Poter trascorrere momenti di gioia e felicità con le persone di cui amiamo circondarci.

E l’Agriturismo Folini si presta perfettamente a questo. Si respira ovunque la passione per il vino, dalle bottiglie che si intravedono per andare in cantina, ai vari riconoscimenti appesi.

L’amore per il proprio lavoro traspare dalla famiglia Folini che ti accoglie in casa sua come uno di famiglia. E oggi non è cosa da poco trovare ambienti così.

Il mio istinto ha azzeccato anche questa volta. Il vino davvero merita ma anche le squisitezze proposte non sono da meno.

Un solo consiglio: andateci a stomaco vuoto! 

PS: ehm, chiedo scusa se non ho fotografato tutte le portate...ma complice il vino e la fame, mi veniva in mente solo dopo averle "sbafate"

Copywriter: Edi Simonini

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