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Bitto e Valtellina Casera compiono 25 anni

FOTO LATTERIA CHIURO ©

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28/05/21

Le DOP Bitto e Valtellina Casera compiono quest'anno un quarto di secolo!

Per quest'occasione Consorzio di tutela lancia una nuova campagna di promozione “Alle origini del Gusto” e un piano strategico di investimenti sul territorio per il biennio 2021-2022 del valore complessivo di 600.000 euro.

Bitto e Valtellina Casera sono apprezzati da chi li acquista per il loro sapore di montagna e per la loro tipicità, intesa come stretto legame con il territorio, ma ancora poco conosciuti dal grande pubblico. Che deve imparare ad amarli. È questa la fotografia di Bitto e Valtellina Casera Dop scattata dall’indagine SG marketing “Conoscenza e percepito dei formaggi Bitto e Valtellina Casera Dop tra i consumatori italiani” presentata martedì 25 maggio. Un italiano su 4 conosce Bitto e Valtellina Casera, ma 6 conoscitori su 10 ne diventano consumatori.

 

L’emergenza Covid non ha fermato la produzione di Bitto e Valtellina Casera. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Consorzio, il 2020 si è chiuso con 13 milioni di euro di fatturato (l’85% rappresentato dal Valtellina Casera e il 15% dal Bitto) in sostanziale parità sull’anno precedente. Complessivamente la produzione 2020 si è attestata a 19.130 quintali (17.030 per il Valtellina Casera e 2.100 per il Bitto) grazie a una filiera che conta 133 allevamenti, 13 caseifici (di cui 6 acquirenti primari/cooperative) e 16 stagionatori per il Valtellina Casera, mentre 54 alpeggi produttori (di cui 1 cooperativa) e 10 stagionatori per quella del Bitto.

A fare da traino tra le due Dop è il Valtellina Casera, che nell’ultimo anno ha registrato un’impennata produttiva del 20,5% (passando dai 14.130 quintali del 2019 ai 17.030 nel 2020). L’impennata però non si è tradotta in un deprezzamento del prodotto, che ha tenuto in termini di valore.

In flessione (-8,7%) invece la produzione del Bitto Dop: 2.100 quintali prodotti nel 2020 contro 2.300 del 2019

Fonte ruminantia.it