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Un carnevale sudato...

BLOG | 07/02/24 - Sondrio

Decisioni sudate…

Un nuovo ruolo che non avevo mai ricoperto…

Una divertente e colorata esperienza vissuta sul cassone di un furgone comodamente seduta su una sedia rossa…di quelle che trovi nelle piazze durante gli eventi.

 

Un sole caldo quasi estivo che faceva decisamente sudare, domenica 4 febbraio in Piazza Garibaldi a Sondrio.

 

Per la prima volta faccio parte di una giuria IMPORTANTISSIMA, quella del Carnevale dei Ragazzi di Sondrio.

Mi contattano per chiedermi di essere tra coloro che decreteranno i vincitori del Carnevale 2024 che si svolge tra le vie della città.

 

Quale onore! Accetto perché so già che mi divertirò, al di la del mio “fondamentare ruolo”…

 

Solitamente partecipavo con addosso una divisa gialla fluorescente, quella della Protezione Civile, ma quest’anno decido di cambiare prospettiva, per una volta.

 

Paola Dolzadelli tra le organizzatrici dell’evento, ha convocato oltre a me, anche Mauro Bradanini comandante della Polizia Municipale, Michele Tempra, esperto in tecnologia, Alberto Gianoli, giornalista e portavoce della parrocchia, Raffaella Volpatti Assessore del comune di Sondrio

 

Eravamo tutti in “pole position” per scrutare dall’alto della nostra “privilegiata” postazione l’arrivo della sfilata.

Per ogni carro partecipante e ogni gruppo avevamo delle schede valutative da compilare con i voti che andavano da 6 a 10.

 

Il carnevale prevedeva due passaggi, quindi al primo giro si dava un’occhiata e poi al secondo, con le idee più chiare, si procedeva con la votazione.

 

Bisognava valutare la tecnica, l’originalità, l’animazione, le coreografie, il messaggio veicolato, l’originalità dei costumi, l’interazione con il pubblico.

 

Ammetto che non è stato facile…infatti tutti abbiamo fatto una sudata pazzesca per decidere…

Scherzi a parte, io avrei premiato tutti coloro che hanno deciso di partecipare in un modo o nell’altro alla sfilata (parlo di coloro che erano in costume).

 

Decidere di costruire un carro richiede impegno e tante ore di volontariato gratuito per esibire qualcosa di speciale, divertente ma anche che mandi un messaggio.

 

Uguaglianza, diversità, inclusione, pace, natura, fiori, Lego…tanti argomenti di attualità che sono stati interpretati

 

I carri partecipanti erano 4 e 6 i gruppi…

 

Ognuno esprimeva il proprio pensiero, i propri colori, la propria fantasia ma soprattutto la voglia di divertirsi.

 

Il Carnevale è dei bambini, dei ragazzi…non è proprio esatto.

Ci sono anche tanti adulti che si divertono a indossare abiti stravaganti, a truccarsi ad entrare per qualche ora nel mondo allegro del Carnevale.

E i vari gruppi con le loro danze e coreografie, ne sono state l’esempio.

 

Molte persone esterne al carnevale si sono aggregate alla sfilata…ma purtroppo erano senza vestito di carnevale…magari semplicemente accompagnavano i loro bimbi, senza farsi coinvolgere dalla festa in maschera.

A mio parere chi fa parte del corteo festoso dovrebbe adeguarsi, per non snaturare questo serpentone colorato che invece a tratti pareva una normale processione di persone…

 

A fine parata abbiamo messo insieme i voti dei vari componenti della giuria e si è decretato il vincitore.

 

Per la seconda volta la chiave del Carnevale è stata consegnata al Carro di Berbenno ed esattamente alla cumbricula del Nonu: #ioLEGOetu?

Tantissimi bambini e adulti travestiti da “mattoncini Lego” variopinti con diversi messaggi  da veicolare, coloratissime parrucche e tanto coinvolgimento.

 

La classifica carri è stata questa.

2° Star Peace - Castione

3° Lego: costruiamo la fantasia! Oratorio - Albosaggia

4° Progetto Pachera - Or.So. Sondrio

 

A dire la verità i miei voti portavano molti risultati pari merito, perché ognuno dei partecipanti aveva “un suo perché” che li differenziava dagli altri…

 

Per quanto riguarda i gruppi, ha vinto “Montagna Fiorita” di Montagna in Valtellina, un tripudio di fiori e di colori, un richiamo alla natura, alla bellezza, alla primavera.

 

Complimenti anche a tutti gli altri per il divertimento e l'allegria che hanno trasmesso.

La cosa più bella in queste occasioni sono i sorrisi e la gioia che regnano nell’aria, oltre a coriandoli e stelle filanti, pronti a rasserenare anche nei momenti difficili.

 

Il gruppo meno numeroso ma che merita un encomio speciale era il Gruppo Anfass – Fuori dalle Bolle, bambini con lo spettro dell’autismo hanno sfilato e hanno partecipato al corteo nel modo in cui piaceva a loro. Liberi di vivere questa esperienza movimentata e magari inusuale per loro.

 

Un tocco di originalità è stato dato sicuramente dal Cromosauro, una sorta di dinosauro meccanico, coloratissimo ideato e creato da Miriam Calautti e Pietro Rasoti che lo animava dai trampoli. Ha catturato l'attenzione di tutti con il suo puzzle decisamente variegato.

 

È stato bello vedere la piazza centrale della città gremita di gente, di colori e di allegria.

Quando la città chiama, la gente risponde…perché troppe volte sentiamo dire che Sondrio è morta.

Domenica non lo era affatto…diamoci da fare per tenerla animata e colorata, partecipando attivamente a tutte le iniziative e rivolgendoci ai negozi cittadini per gli acquisti…

Dalla mattina, quando si è svolta la gara “Carneval Cross” erano presenti anche bancarelle di street food che hanno rallegrato con frittelle, sciatt, zucchero filato e altre goloserie.

 

Insomma una bella festa coronata anche da una spettacolare giornata di sole primaverile.

 

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato come volontari, agli organizzatori che hanno permesso di far rivivere il capoluogo.

 

Devo dire che rispetto agli altri anni, a fine giornata, ho portato a casa pochi coriandoli…

in compenso un gentile signore, a votazione già conclusa (è bene rimarcarlo… ) ha regalato a tutti i componenti della giuria un vasetto di “pesteda” casalinga, condimento aromatico tipico grosino.

 

Un pensiero molto apprezzato come anche la bottiglia di sforzato, il trancio di bresaola e il vasetto di marmellata, come gentile omaggio al nostro “grande sforzo”.

 

Devo ammettere che io che non amo più di tanto il carnevale, un po’ ho dovuto ricredermi.

 

 

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