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23/04/2024

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Quello che mi mancava: una cena alla Spia a Sondrio

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BLOG | 26/06/19

Le ho provate tutte. Alla Spia ci sono andata per l’aperitivo, a pranzo e ieri sera a cena.

Mi manca la colazione, ma non so se siano aperti per quello.

Come posso definirlo? Ristorante ma non solo, bar non è esatto…un luogo dove trascorrere piacevolmente dei momenti “mangerecci” in buona compagnia.

Un giovane ragazzo molto intraprendente lo gestisce, Matteo Balbini meglio conosciuto come Balbo, ha saputo mettere quel tocco di novità frizzante alla Spia, un luogo davvero particolare dove passare momenti piacevoli in compagnia.

La Spia è a Castione Andevenno, provenendo da Sondrio è sulla destra, nella prima zona industriale, immerso tra i vigneti e si raggiunge con pochi passi, solo a piedi

Un ampio parcheggio nella zona commerciale permette di lasciare comodamente l’auto, si salgono alcuni gradini, si percorre un breve sentiero, costeggiato da vitigni e si arriva al bellissimo terrazzo all’aperto dove comodi divanetti, tavolini, ombrelloni e una zona pranzo attrezzata, accolgono gli ospiti.

Mi piace perchè è particolare, un po’ insolito, fuori dal traffico delle auto, un po’ nascosto e soprattutto abbarbicato tra quelli che sono i simboli della Valtellina: i vigneti.

E la sera con le luci soffuse ha tutto il suo fascino.

Per pranzo e cena è da pochi mesi che è aperto.

Hanno effettuato dei nuovi lavori, attrezzato la cucina ed ora lavora a pieno regime, non più solo Happy Hour.

La Spia, da locale solo per aperitivi si è trasformato: da lunedì a venerdì aperto a mezzogiorno e da giovedì a sabato aperto anche la sera per cena.

A pranzo se le giornate sono favorevoli, si può stare all’aperto sotto gli ombrelloni.

All’aria aperta è spettacolare, anche per il panorama che si gode da lì.

C’è anche un bellissimo terrazzone, sempre all’aperto, sopra la struttura; è l’ideale per compagnie di amici, feste di compleanno indisturbate.

Non pensare di andare a mangiare la classica cucina tipica Valtellinese, il menù offre piatti un po’ diversi dal solito: dai paccheri, ai gnocchetti verdi tirolesi, al riso nero Venere con salmone e zucchine.

Tagliate, pesce, verdure, formaggi, salumi.

Questo è il menù del periodo.

Ho apprezzato molto.

Una cucina senza troppi intingoli che nascondono i sapori, gustosa e davvero gradita, come piace a me.

Gusto delicato, cottura perfetta per le deliziose pietanze servite con un occhio di riguardo anche alla presentazione.

Porzioni sempre abbondanti specie per i primi.

E che dire del vasto assortimento di vini Valtellinesi e non?

Non poteva mancare, vista la sua ubicazione.

Una bella enoteca in bellavista.

Bottiglie che spuntano fuori dalle pareti in legno e ti fanno venire voglia di assaggiarle anche se non sei intenditore di vino (chissà se è stata studiata appositamente questa cosa….me lo chiedo)

Mi piace quando qualcuno fa qualcosa di diverso e si distingue.

E Matteo devo dire che sta facendo delle scelte azzeccate, molto ponderate, ma ha capito le esigenze della sua clientela, che frequenta La Spia proprio per trovare, oltre all’ambiente, anche piatti diversi e alternativi.

Il menù è ben focalizzato, non ci sono tremila piatti da scegliere che ti mandano in crisi, ci sono due antipasti, tre primi, tre secondi con contorni vari e alcuni dolci.

Ovviamente il menù non è sempre lo stesso, cambia ogni giorno a pranzo e mensilmente la sera.

Si privilegiano i prodotto stagionali adatti al periodo, ovvero non chiedete i pizzoccheri a luglio….

E anche questa è una caratteristica.

Pochi piatti ma cucinati a regola d’arte da Sergio, l’eclettico chef della Spia… nonchè amante della fotografia (mi odierà per questa citazione, ma me ne farò una ragione).

Ma la particolarità della Spia è che è stata scavata tra la roccia, tanti mc di sassi spaccati per ricavare i locali, le pareti sono in sasso a vista, hai l’impressione di essere in una cantina.

E’ molto bello e curato anche l’arredamento, tavoli in legno che sembra “vissuto”. Tutto scelto con molto gusto, pulito e sobrio.

Fresco in estate e caldo in inverno.
20160420_131317Alla Spia si respira aria di sport e in particolare di corsa in montagna. Il proprietario della struttura, Michele Rigamonti, è un vero atleta appassionato, ha la corsa nel sangue, le scarpe da corsa sempre ai piedi.

E’ spesso presente e attivo in molte competizioni di running, sempre sorridente e disponibile e ad aiutare diverse manifestazioni anche a scopo benefico.

E Matteo ha assorbito questa passione, che forse già aveva…

Ecco perchè alla Spia si organizzano anche serate con ospiti che si sono distinti in ambito sportivo, presentazioni di gare, aperitivi tra amici sportivi. Insomma qualcosa da fare c’è sempre.

A una delle pareti è appeso un dipinto, realizzato da Maicol Formolli in ricordo di Marco Gianatti, giovane scomparso tragicamente nel 2015, grande appassionato di corsa in montagna, uno degli ideatori della Wine Trail, maratona tra i vigneti valtellinesi che sta richiamando pubblico e atleti da tutto il mondo.

Ma ho lasciato per ultima ma non ultima, la simpatia di Matteo che gestisce tutta la “baracca”.

Sempre sorridente nell’accogliere le persone, accomodante per tutti, ma anche rispettoso delle sue scelte che cerca di trasmettere a chi frequenta il suo locale.

Forse a volte le cose vanno bene proprio per quello.

La coerenza prima di tutto e dare il buon esempio.

Ho chiacchierato a lungo con lui e nonostante la sua giovane età ho trovato una grande maturità rispetto ad imprenditori anche più “attempati” di lui.

Ho notato la passione per quello che fa, l’impegno che ci mette ma soprattutto quanto crede nel suo lavoro.

E’ in continua crescita, tanti progetti, tante idee, tante prove per capire quale sia la formula giusta.

E’ così che si fa, chi si ferma e non tenta, non potrà mai crescere e portare aria di innovazione in una Valtellina molto abitudinaria e pigra. Un po’ ostica alle innovazioni.

Si è circondato di un team giovane che si presta per un servizio veloce e cordiale, in un locale frequentato da gente di ogni età.

Un luogo giovane frequentato anche da meno giovani che hanno trovato un perchè.

Consiglio vivamente di fare un giro alla Spia, anche solo per verificare quanto ho scritto.

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Alla prossima.

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