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La montagna di domani: scenari, sfide, sperimentazioni

FOTO EVA TOPPI ©

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29/09/20 - Morbegno

Un percorso partecipato che guarda al futuro, occasione di incontro tra generazioni e attori della montagna, fucina di idee che vede nei giovani il proprio punto di forza: sono questi i capisaldi di Montagna 4.0 FutureAlps, che ha preso avvio venerdì 25 settembre per la prima giornata formativa delle sei itineranti su tutto il territorio valtellinese.

Venerdì è stata una giornata intensa, iniziata con un laboratorio condotto presso le classi di sei istituti valtellinesi, a Bormio, Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna.

Nel corso della mattinata i quasi cento ragazzi coinvolti divisi in una quindicina di gruppi - coordinati dai loro docenti di riferimento per il progetto e da tutor del gruppo di lavoro di Società Economica Valtellinese presenti fisicamente in ogni scuola - e collegati tra loro grazie alla rete, hanno ideato una serie di cartoline dal futuro aventi come oggetto la montagna del 2040 e il turista del 2040.

Nel pomeriggio proprio queste cartoline sono divenute occasione di discussione e di confronto per operatori e stakeholder in modo da riflettere sulle sfide da affrontare e la sera sono state presentate nel corso dell’incontro aperto alla popolazione presso Bormio Terme e fruibile online per tutti gli interessati.

La carrellata di cartoline mostrate dalla prof.ssa Maria Chiara Cattaneo, Docente di Economia e Politica dell’Innovazione all’Università Cattolica, responsabile scientifico del percorso formativo “Montagna 4.0” dal suo avvio ad oggi, nonché coordinatrice della serata, ha piacevolmente sorpreso il pubblico presente che ha potuto apprezzare concretamente il valore del contributo dei nostri giovani, che verrà ulteriormente valorizzato appuntamento dopo appuntamento.

I ragazzi sono stati invitati ad ampliare la visione del futuro, guardando ai futuri possibili in base a riflessioni condivise sui fattori di cambiamento ritenuti più rilevanti per il tema trattato.

In questa prima esperienza il tema specifico è stato l’evoluzione della domanda turistica ed è stato proposto ai ragazzi di muovere oltre agli scenari più probabili per pensare a chi potrà
essere il turista di domani.

Partendo da queste riflessioni gli studenti hanno poi immaginato creativamente futuri desiderabili, da cui derivare spunti sui quali poter orientare anche le scelte nel nostro presente perché quei futuri possano concretizzarsi.

Rocco Scolozzi dell’Università di Trento e Skopia Anticipation srl ha approfondito quanto svolto in mattinata mentre Elena Giunta del Politecnico di Milano e componente del Comitato Scientifico di SEV si è concentrata su temi e sfide emerse nel confronto del pomeriggio.

L’importanza della formazione sugli adulti di domani anche attraverso metodi innovativi e in una prospettiva europea nel quadro di una montagna sostenibile che punti alla qualità è stata
rimarcata anche dal Prof. Alberto Quadrio Curzio, Presidente Emerito dell’Accademia dei Lincei, Professore Emerito di Economia Politica Università Cattolica, Presidente Emerito del Comitato
Scientifico di SEV (in collegamento da remoto). Molti i punti di contatto fra quanto evidenziato dal Prof. Quadrio Curzio con l’intervento di Tiziano Maffezzini, presidente di Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) Lombardia che, nel corso della serata, ha fatto sintesi di alcuni obiettivi su cui puntare per lo sviluppo futuro della Montagna.

Imprescindibili sono da considerarsi le azioni che potenzino la sanità, i trasporti, la tecnologia digitale e la scuola. I giovani devono avere l’opportunità di vivere in montagna, ma per far ciò necessitano di una profonda conoscenza e comprensione del territorio in cui vivono.

Per questo motivo la scuola deve essere identitaria e aiutare i giovani a muoversi in funzione delle peculiarità dell’ambiente montano.

Occorre rifuggire da modelli di sviluppo non idonei, ripresi da altre realtà ma che mal si sposano con il nostro ambiente.

Accorato l’invito a mettere a sistema tutte le opportunità della montagna nella consapevolezza che, in un ambiente tanto bello quanto difficile, non può esistere la crescita
individuale ma solamente una crescita collettiva.

Co-costruire il futuro mettendo al centro le idee dei giovani, favorire il confronto con operatori e stakeholders e coinvolgere la comunità attraverso approfondimenti ed esempi di modalità
operative attuate in altri territori: Montagna 4.0 FurureAlps è un percorso che non rimane fine a se stesso ma può rappresentare un laboratorio prezioso per costruire progettualità anche nella
dimensione della nuova programmazione europea 2021-2027.

Il prossimo appuntamento Montagna 4.0 FutureAlps sarà a Morbegno il 9 ottobre 2020.

L’incontro serale, aperto al pubblico, si terrà presso l’Auditorium Sant’Antonio dalle ore 20.30 alle 23.00 (150 i posti in presenza).

Argomento della seconda tappa del percorso formativo, da quest’anno
itinerante, sarà Innovazione sostenibile, imprese e tecnologia; tra i relatori della serata si ricordano Emanuela Zilio (THINK, SAY, DO Srls), Andrea Ferrazzi (Confindustria per la Montagna) e gli imprenditori Silvia Lodetti (ML Engraving), Emanuele Piasini (Khub), Matteo De Campo (Gruppo Maganetti), Fabio Esposito (Ghelfi Ondulati), Marco Pinalli (Maker).