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Open day atletica a Bormio

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15/10/19 - Bormio

Il settore Atletica dell’US Bormiese ha proposto la scorsa settimana un “open day” riservato a quasi tutte le specialità che l’atletica possa annoverare; ovviamente la dotazione strutturale non consente alcune tipologie di gare (ad esempio, la corsa su siepi), ma nel complesso è stato possibile illustrare ai partecipanti un ampio spettro delle discipline (ben 21) di cui è composta complessivamente l’atletica.

Artefice di questa iniziativa Mattia Castellazzi, prossimo alla laurea in scienze motorie e uno dei primi atleti ad affrancarsi dalla nostra provincia in un settore particolare come il lancio del peso. Mattia è cresciuto praticando diversi sport, come capita a buona parte dei bambini e dei ragazzi dell’Alta Valle. Poi il lancio del peso ha avuto il sopravvento, anche per gli ottimi risultati che sin da giovane è riuscito e riesce tuttora ad ottenere (ultimo il 3° posto agli italiani con nuovo primato personale nello scorso giugno).

Ma non ha mai trascurato l’importanza di un approccio multidisciplinare nello sport, che reputa fondamentale a livello giovanile. L’atletica, in questo senso, diventa un terreno ottimale perché comprendendo molte discipline diverse consente una diversificazione che anzitutto rende lo sport meno noioso e in secondo luogo fa acquisire ai bambini abilità motorie differenti che torneranno utili laddove decideranno poi di specializzarsi.

Siamo molto contenti di aver proposto queste giornate e la risposta è stata positiva: abbiamo avuto circa una quarantina di ragazzi ai quali in queste due giornate abbiamo fatto provare un po’ di tutto, dalla corsa al peso, dal vortex al disco, dal martello al salto in alto, dagli scatti agli ostacoli. Spesso si tende ad associare l’atletica solo ed esclusivamente alla corsa, invece è un mondo estremamente versatile all’interno del quale ogni ragazzo può divertirsi, sperimentare e magari trovare il proprio campo di azione. Abbiamo lavorato anche su percorsi e circuiti, perché oggi più che mai diventa importante far acquisire ai bambini tutte le abilità motorie di base.

Aggiungiamo una considerazione: si tende a pensare che la nostra località sia penalizzante dal punto di vista sportivo e non c’è dubbio che siano necessari grossi sacrifici per emergere, ma questa non deve diventare una scusa per non provarci nemmeno! Mattia ne è l’esempio, e come lui molti altri sportivi dell’Alta Valle che si stanno affermando nei rispettivi campi, pur senza troppo clamore.

La provincia di Sondrio si colloca ai primi posti in Lombardia – e per certi aspetti anche in Italia – nella pratica sportiva giovanile. Noi montanari siamo poco sedentari e siamo caparbi: un mix ottimale per la crescita sportiva dei ragazzi.

Capito? Non ci sono scuse per non provarci!