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Il paese delle storie

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02/06/21

“Nella sua sobrietá, un festival che ricorderemo a lungo perché segna l’avvio di una ripresa nella quale abbiamo sempre avuto fiducia e per la quale, tutti insieme, non abbiamo mai smesso di lavorare”.

Bilancio colmo di soddisfazione nelle parole del sindaco di Albosaggia, Graziano Murada, al termine dell’11^ edizione de “Il paese delle storie”, festival della letteratura andato in scena da venerdí a domenica scorsi con formula completamente rinnovata e rigorosamente su misura in considerazione delle restrizioni ancora vigenti.

“Abbiamo lavorato per molti mesi studiando un evento che potesse essere modulato in base alla situazione, della quale era difficile prevedere l’evoluzione - spiega la Presidente di Fondazione Albosaggia, Ornella Forza - curando la regia di un appuntamento che é frutto dello sforzo corale di tutte le associazioni e tutte le componenti del nostro comune”.

Calato il sipario, il risultato va addirittura oltre le aspettative: il “Concorso delle pile della legna” abbinato agli itinerari etnografici da scoprire a piedi o in bicicletta, ha stregato i numerosi visitatori che hanno passeggiato fra le frazioni del borgo orobico nel pieno rispetto dei distanziamenti e senza occasioni di assembramento.

Ad accoglierli, alle porte e nel cuore del paese, la nuova “scultura totem” , realizzata in tre copie e fortemente legata all’identità del luogo e dei suoi abitanti: un monumento allo scialpinismo, ma più in generale alla fatica,  all’impegno e al sacrificio di chi spende tempo e risorse per la conquista di obiettivi ambizioni per l’intera collettivitá.

 

 

In primissimo piano, gli incontri con gli autori che, in presenza e online, principalmente nella splendida cornice di Palazzo Cortesi (su gentile concessione), hanno saputo animare la discussione intorno ai principali argomenti legati alla salvaguardia e allo sviluppo dei territori alpini e di chi li abita: i nomi di Mauro Corona ed Enrico Camanni non hanno oscurato l’autorevolezza degli autori locali - Dario Bonetti, Popi Miotti, Benedetto Abbiati ed Enrico Benedetti Beno - fra i quali si é dipanato una sorta di dialogo a distanza ricco di nuovi spunti riflessione e costruzione.

Un mosaico di allestimenti e opportunitá; incontri a tema su montagna e alpinismo, turismo sostenibile ed economia delle terre alte, architettura rurale, risorsa legno e allevamento; riscoperta del dialetto; sport, musica e intaglio; approfondimenti su torchi, mulini e lavorazioni antiche.

Non solo libri, dunque, ma anche racconti da immaginare o scrivere seguendo uno dei fili conduttori proposti dal comitato organizzatore con innumerevoli richiami agli altri progetti giá in itinere, primo fra tutti la salvaguardia del patrimonio fondiario e la fruizione rispettosa e consapevole del patrimonio naturalistico a beneficio di tutti; una finestra incastonata fra cataste artistiche di legna con veduta sul futuro, tanto che l’appuntamento successivo a cui i libri hanno ceduto il testimone è la seconda edizione di Scargaámuut, già in programma per domenica 3 ottobre.

A tenerla a battesimo, lo ha promesso in diretta, sará nientemeno che Mauro Corona.

Nel frattempo, l’“itinerario concorso” delle pile della legna, intrecciato con il tracciato etnografico abbinato al contest Componi la tua Storia”, rimane aperto fino al 21 giugno con possibilitá di votazione online; ad ogni tappa é possibile accedere mediante QR code a brevi narrazioni e parole chiave per componimenti in italiano o dialetto.

 
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Fondazione Albosaggia
P.za 5° Alpini 23010 Albosaggia (SO)
Tel. 0342 211378 - Cell. 3929289046