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19/04/2024

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Livigno

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TERRITORIO

Livigno

Le origini del nome Livigno sono controverse. Secondo lo storico Sertoli Salis, Livigino è detto in antico "Vinea et Vineola".Quella antica grafia senza il prefisso "Li", mantenuta fino al 1399, nulla ha a che vedere con la coltivazione della vite: è assolutamente da escludersi che vi siano mai stati dei vigneti. Altri lo fanno derivare dal termine "lovin" che significherebbe lupino. L'origine etimologica più verosimile e probabile è la corruzione del termine "lavina" (ladino: "lavina"; bormino: "leina"; antico tedesco: "Lobine") che corrisponde a "valanga di neve". Considerando il fatto che la vallata di Livigno rimaneva e rimane per moltissimi mesi sommersa da uno spesso strato di neve, possiamo facilmente avvalorare la tesi dell'origine del nome di Livigno dall'antico "lavina".Scopri di più. Clicca qui

santo patrono Livigno

Natività B.V. Maria

La Natività della Beata Vergine Maria è una festa liturgica della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa che ricorda la nascita di Maria e che si celebra l'8 settembre.

Secondo la tradizione tramandata dal Protovangelo di Giacomo, uno dei vangeli apocrifi, Maria è nata da Gioacchino edAnna.

Per la Chiesa ortodossa la nascita di Maria riveste un'importanza particolare ed è computata come una delle 12 feste maggiori.

Nella tradizione cattolica la festa è celebrata in tante località. Nella tradizione agricola il ricordo della nascita di Maria coincide con il termine dell'estate e dei raccolti. Molte chiese hanno come titolo la Natività di Maria.

La festa è nata dapprima in Oriente; è stata introdotta nella chiesa d'Occidente dal papa Sergio I. In particolare la devozione verso la natività di Maria si sviluppò nella diocesi ambrosiana, dove risulta attestata fin dal X secolo. Splendida espressione di questa devozione è lo stesso Duomo di Milano, consacrato da San Carlo Borromeo il 20 ottobre 1572 e dedicato a Maria Nascente (Mariae Nascenti, come appare scritto sulla facciata)

Si dice a Livigno:

  • Da l'acqua al végn vergót dal sól nót (dall’acqua viene qualcosa, dal sole nulla)
  • "Cun al témp gh’è nigügn cumandamént" (con il tempo non c'è alcun comandamento)
  • "Danóma una mòla no fè farina. (Una sola mola non macina farina)
  • Agosct la maréndain dal bosck, setémbre la marénda su in di gémbri (agosto, la merenda nel bosco, settembre, la merenda sui Gembri).
  • Al guadàgn dala fèsc'ta al végn dala porta e 'l và dala fenèsc’tra (quel che si guadagna lavorando nei giorni di festa viene dalal porta e se ne va dalla finestra)
  • Dio al ma 'n lìbari di scbelùcc e di trón (di oman picianucc) e dali fema alta da galón (Dio mi liberi da lampi e tuoni, dagli uomini bassi e dalle donne alte di coscia)
  • Fìn ca l'acqua `s pò comandala l'é una bóna sèrva (l’acqua che si può comandare è una buona serva)
  • I prim centésim guadagnéi le qui risc’parmiéi (i primi centesimi guadagnati sono quelli risparmiati)
  • La luna da màrz la porta séisc luna (com’è la luna nuova di marzo saranno le successive sei lune)