Villa di Tirano (denominazione assunta dal 1863; prima era semplicemente "Villa") è comune dell’antico Terziere superiore di Valtellina, posto immediatamente ad ovest di Tirano e quindi dello sbocco della Valle di Poschiavo. Il suo territorio, che ha un’estensione di 2460 Kmq, si sviluppa su entrambi i versanti valtellinesi, quello retico settentrionale e quello della dorsale Monte Padrio-Valradega, che separa Valtellina e Valcamonica. Il centro amministrativo è nel nucleo di Villa di Tirano, ai piedi del versante retico. Il confine con il comune di Bianzone, ad ovest, sale dalla località Pioda (m. 403) e corre poco ad occidente del solco della Valle Maggiore, fino al punto più alto del territorio comunale, la Vetta o Dosso Salarsa (m. 2254), dov’è posto il cippo confinario n. 18 con la Confederazione Elvetica. Piegando ad est, il confine segue quindi quello di Stato, passando a monte delle aspre rupi del Sasso Lughina. Assume, quindi, la direzione sudest e taglia il ripido versante che cade sulla bassa Valle di Poschiavo, passando ad oriente dei prati di Lughina (m. 1469), Romaione (m. 1109) e Novaglia (m. 980), il bel terrazzo panoramico nascosto alle spalle della severa rupe che sovrasta Tirano, sul fianco occidentale dello sbocco della Valle di Poschiavo. Il confine scende, quindi, al fondovalle (lasciando fuori lo xenodochio di Santa Perpetua, nel territorio del comune di Tirano), fino al torrente Poschiavino, e lo segue per un tratto, fino alla confluenza nel fiume Adda.