Al via la 50^Sagra del Bitto a Gerola Alta

sab, 08/09/2018 - news

Appuntamento il 15 e 16 settembre con la Sagra del Bitto a Gerola Alta: questa la 50ª edizione per la festa tipica di quello che è considerato forse, il più pregiato e rinomato formaggio grasso d’alpe d’Italia. 

È un evento che coincide con la fine dell’estate. La stagione delle foglie brunite è alle porte, i pastori scendono dai monti dove hanno trascorso l’estate e la comunità locale, la comunità della Valgerola si stringe intorno ai suoi lavoratori più rappresentativi, i pastori, casari, “cascin” che oggi, come da millenni amministrano ambiente e lavoro alpino, salendo con le mandrie sui pascoli alti, effettuando la transumanza verticale, arrivando, nel corso dell’estate fino ai prati che si trovano a 2000 metri, cercando, tappa dopo tappa, l’erba e il foraggio più fresco da mettere a disposizione del bestiame. Il latte prodotto viene munto sul posto, lavorato immediatamente e le forme di Bitto iniziano a disporsi nelle casere e baite. 

Ora, tutta la produzione dell’estate viene portata a valle, l’estate è agli sgoccioli, si torna al piano, le forme di Bitto nate nella valle del torrente Bitto e sui pascoli sopra e intorno a Gerola andranno ad alimentare i più quotati mercati di specialità casearie del mondo. Ma prima tutto il paese di Gerola festeggia i suoi casari, li premia, li chiama sul palco ringraziandoli per la dedizione al lavoro antico, ad una tradizione che testimonia il sacrificio di mesi, impegnati sui monti, per fare nascere un prodotto che non ha pari. Organizzano Pro loco Gerola Alta, Comune di Gerola, Ecomuseo della Valgerola e Parco delle Orobie Valtellinesi. «La sagra si articolerà su due giornate – è stato annunciato da Pro loco Gerola Alta – il sabato trascorre “Aspettando la sagra”, i ristoranti propongono menù a base di Bitto, c’è la possibilità di visitare il centro storico di Gerola e le caratteristiche frazioni di Fenile e Castello. Sarà aperta la mostra “I cinquant’anni della Mostra del Bitto” e si visiteranno tutti i centri storici dell’Ecomuseo, la Casera del Bitto, l’antico mulino, il telaio, la falegnameria. Domenica un’intera giornata di festa con pranzo a base di prodotti tipici, cena in compagnia, la premiazione dei casari, gli incontri ed esibizioni di gruppi folcloristici. Alberghi, agriturismo, B&b, trattorie e rifugi della zona aspettano visitatori e turisti"

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