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Un giorno farò la doppiatrice (non credo)

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BLOG | 06/11/22 - Sondrio

Un’esperienza davvero interessante a Sondrio Festival.

Quante volte ti sei chiesto: ma come funziona il doppiaggio di un film, di un cartone animato o di un documentario?

 

Magari non ti sei mai posto la questione. Io si...

Spesso utilizziamo lavori svolti da altri, senza sapere minimamente come funzionano.

 

È un po’ come mangiare  le verdure senza sapere assolutamente nulla di come si coltiva l’orto.

A qualcuno basta avere le verdure nel piatto e chissenefrega.

A qualcuno interessa perché desidera la qualità.

 

Io faccio parte della seconda categoria.

Quella che si interessa a tante cose perché sono sempre assetata di nuove informazioni e nozioni nei più svariati campi.

 

Magari non mi serviranno mai a nulla, però avrò qualcosa da raccontare ai miei nipoti…se un giorno sarò nonna…

 

Dunque martedì 1 novembre ho partecipato alla scuola di doppiaggio di Andrea Piovan, organizzata nell’ambito di Sondrio Festival.

Il tutto si è svolto in una location che avevo visto solo alla riapertura del Teatro Sociale...le sale sotterranee del teatro splendidamente recuperate e restaurate.

Circondati da sassi a vista,  sono state 3 ore davvero interessanti durante le quali Andrea, grande doppiatore e voce ufficiale di Rete 4, ci ha svelato il dietro le quinte del doppiaggio.

 

Lui che da anni è la voce narrante in molti documentari presenti a Sondrio Festival (in particolare è la voce italiana di David Attenborough, famoso divulgatore scientifico e naturalista britannico), ci ha raccontato in modo semplice, coinvolgente e soprattutto divertente, che lavoro si cela dietro le voci che ascoltiamo nei film e in molte trasmissioni TV.

 

All’apparenza sembrerebbe facile…basta leggere il copione.

Magari! Pause, tonalità, velocità, ritmica…sono tanti gli aspetti che devono essere presi in considerazione.

 

Andrea ci racconta che i turni di doppiaggio sono di 3 ore ciascuno, durante i quali si spegne tutto, ci si rinchiude in un ambiente insonorizzato e si registra guidati da assistenti, tecnici e compagnia bella.

 

A volte (raramente) è buona la prima.

Spesso bisogna correggere errori o rifare.

 

Ma è la normalità in questo lavoro dove emergono tanti nomi altisonanti, conosciuti perché voci di famosi attori cinematografici.

 

Andrea utilizza la voce e le parole come Maradona utilizzava il pallone da calcio.

Ma lo fa con tanta simpatia e fa il possibile per trasmetterci qualcosa che ci sia utile.

Magari non oggi, magari un giorno potremmo dover prestare la nostra voce per una lettura, un doppiaggio…non si sa mai nella vita.

 

Sono contenta di averlo conosciuto e di aver partecipato a questo laboratorio.

Abbiamo anche scattato la foto finale con tutti i partecipanti.

Al momento dei saluti, gli ho fatto i complimenti per la sua maestria nel trasmettere i concetti a dei “comuni mortali”.

 

Naturalmente non poteva mancare Gigliola Amonini, il "prezzemolo" di Sondrio Festival che presenta, controlla, presenzia, sorride, racconta, recita...

 

Anni fa ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere un altro grande doppiatore purtroppo scomparso: Ciro Imparato.

 

Ho frequentato un corso con lui (non di doppiaggio), ma sull’utilizzo della voce.

Anche quella volta è stata per me un’esperienza memorabile e quando Ciro se n’è andato a causa di una malattia, ci sono rimasta davvero male.

 

Avevo ancora tante cose da imparare da lui…

 

La mia duplice partecipazione a Sondrio Festival è stata positiva e sono contenta che la città di Sondrio ospiti eventi di questo spessore.

 

Non ho visto tutti i documentari, qualcuno me sono guardato in streaming a casa, in particolare quello che riguarda la Valtellina.

 

Puoi farlo anche tu: ecco il link https://streaming.sondriofestival.it/

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