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29/03/2024

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I love finferli

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BLOG | 30/07/19

Non potevo fare a meno di scrivere un articolo su di loro.

Gli “uregin” come li chiamo io, finferli o gallinacci come da dizionario.

Ma recentemente ho scoperto che vengono chiamati in mille altri modi: Carneselle, Capelina , Giallini, Persighin, Manine, Perseghin, Galletti, Gialdin, Urigii, Urigine e via dicendo.

Un numero impressionante di nomignoli per questi simpatici e gustosi prodotti del sottobosco.

Ciò significa che questi funghetti gialli sono molto conosciuti ed apprezzati ovunque, a volte anche più dei porcini.

Io ho la fortuna di avere mio padre che nonostante la sua veneranda età (quasi 90 anni) passa ore e ore nel bosco a raccoglierli.

E’ da sempre una sua passione il bosco.

Trova sempre qualcosa da raccogliere, dai funghi, agli asparagi, ai mirtilli, alle castagne, basta stare tra gli alberi. E forse questo è il segreto della sua longevità e la sua splendida forma.

Io non sono fungaiola e i boschi per la maggiore li vedo in foto, quelle che mi inviano per Calendario Valtellinese.

Però adoro mangiare funghi in tutte le forme.

In questi giorni mio papà ne ha raccolti tanti, me ne ha regalato un bel po’ e dopo averli puliti e lavati li ho cucinati. Ci sono volute 3 ore per fare tutto, ma ne è valsa la pena.

Dato che ne mangio spesso ultimamente li ho messi nelle vaschette da congelare per quando la stagione fredda non ce ne regalerà.

Li adoro anche nella pasta, danno quel tocco speciale che altri condimenti non hanno.

Dato che mi piace informarmi, ho fatto qualche ricerca sui finferli e ho scoperto cose interessanti.

Il loro nome scientifico è Il Cantharellus cibarius e sono tra i funghi più conosciuti ed apprezzati tanto da definirli “il prezzemolo dei funghi".

Spesso vengono conservato sott'olio oppure sott'aceto, ma sicuramente trifolati sono superlativi, specie per accompagnare la polenta.

Si possono lavare in acqua, essicare e congelare.

In questo caso è consigliabile scottarli o cuocerli prima, altrimenti diventano leggermente amarognoli.

Anche i finferli, come molte altre specie di funghi commestibili, possiedono molte sostanze antiossidanti e molti minerali importanti per il nostro organismo.

Ho scoperto che sono ricchi di vitamine del gruppo B e D2. Contengono ferro e altri minerali come fosforo, potassio e magnesio. Non contengono grassi e sono poco calorici, per questo sono indicati nelle diete.

Non bisogna però mangiarne troppi perché possono provocare allergie.

Se andate a passeggiare nei boschi della Valtellina, nelle zone buone (che ovviamente io non conosco) potreste trovarne e tornare a casa con il vostro bottino.

La soddisfazione deve essere tanta, così dicono.

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