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La panchina gigante è arrivata anche a Sondrio

BLOG | 11/01/22 - Sondrio

La panchina gigante è arrivata anche a Sondrio

 

Ne avevo vista una la scorsa estate in Piemonte.  

 

Incuriosita da questa attrazione, ero andata a cercare una delle tante panchine giganti, le famose Big Bench e ne ho trovata una a Ceva nelle Langhe in provincia di Cuneo.

 

Posizionata in una zona panoramica da cui si ammiravano vigneti a perdita d’occhio, lo sguardo si perdeva infinito su uno spettacolo della natura, uno dei tanti che l’Italia può vantare.

 

Raggiungibile attraverso una stretta via sterrata, seguendo una segnaletica si approda in questo luogo piuttosto solitario dove campeggia la panchina gigante azzurra, con due blocchi di sasso accanto per poterci salire e farsi scattare le classiche foto.

 

E ci trovo anche…una fantastica pianta di ciliegie selvatiche da cui ho attinto abbondantemente, vista la mia golosità per questi frutti.

 

Adoro unire il dilettevole al…dilettevole.

 

Perché parlo della panchina delle Langhe?

 

Perché appena l’ho vista collocata in posizione con visuale sui vigneti, il pensiero è corso a Sondrio dove da tempo si cerca in ogni modo di attrarre turisti.

 

La mia città a cui tengo davvero tanto e che vorrei vedere valorizzata nel modo giusto (…) è spesso nella mia mente.

 

Prontamente mi riferirono che era già in progetto nella zona di Triangia, frazione sopra Sondrio.

 

Detto, fatto, anche a Sondrio a novembre viene posizionata la “panchinona” gialla,  per la gioia di molti e la tristezza di altri.

 

Succede mai che ci sia qualcosa che mette d’accordo tutti quanti?

 

Ed ecco che finalmente il primo giorno dell’anno 2022 mi sono spinta fino a Triangia (a due minuti di auto da casa mia), esattamente nella contrada Pradella, per vedere l’opera.

 

Ormai tutti ne parlavano da tempo, in molti l’avevano già vista e ci si sono seduti.

 

Molti ma non tutti perché… per sederti sulla panchina gialla gigante, serve qualcuno che ti dia una mano a meno che… tu non sia un abile ginnasta.

 

Cosa che io non sono…quindi non ci sono salita. Ho rifiutato (orgogliosamente) di abbarbicarmici con il rischio di prendere qualche colpo della strega…vista l’età…

 

Ridi ridi, ma se non ti aiuta qualcuno ti sfido a salirci da solo/a.

 

Sarà per la prossima volta, sperando in una rudimentale scaletta o anche solo un sasso per potersi sollevare.

 

Tuttavia il fiorellino rosa dipinto l’ho visto bene.

 

Immaginavo una posizione diversa, più rivolta a sud per poter ammirare anche il fondovalle e invece l’Adamello ha attirato maggiormente l’attenzione. Ma va bene lo stesso.

La visuale è spettacolare e riuscire ad andarci quando non c'è molta gente, è un oasi di silenzio e relax.

 

Diverse persone hanno avuto la mia stessa idea e c’era pure chi brindava all’anno nuovo con tanto di spumante e calici.

 

Sono piccolezze a confronto di altri siti storici importanti in provincia, ma non tutti siamo uguali e c’è chi apprezza anche queste costruzioni moderni che escono dalla normalità.

 

Anche Sondrio entra nel circuito delle Panchine Giganti che possono essere visitate da tanti turisti per poi ottenere il timbro per il passaporto delle panchine.

 

Prima di vedere queste big panchine che ti fanno sentire un po’ un lillipuziano nei Viaggi di Gulliver, sono andata a leggere qualcosa a riguardo.

 

La prima Grande Panchina con questo design è stata realizzata nel 2010 da Chris Bangle sul terreno della Borgata a Clavesana in Piemonte, sua residenza e studio, come installazione affacciata sul paesaggio e accessibile ai visitatori.

 

Perché una panchina fuori scala?

 

Perché viste le sue dimensioni cambia la prospettiva da cui si guarda il mondo, come dagli occhi di un bambino ancora capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo ingenuo.

 

La panchina è divenuta in poco più di un anno un’attrazione per i visitatori della zona e per i turisti tanto da dare vita al “Big Bench Community Project".

 

Nel corso degli ultimi anni, altre panchine ufficiali sono state costruite in zone vicine e fuori dal Piemonte, senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati. Attualmente sono 189 le panchine giganti firmate Chris Bangle.

 

Chris Bangle ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima: non un’installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare venendo in queste zone.

 

Ed ecco che la panchina di Sondrio ha un suo promoter e si chiama Robert Scherini, valtellinese  emigrato in Australia che torna regolarmente a trascorrere le vacanze nella sua Sondrio.

 

Nel 2018 propone l’idea all'amministrazione comunale di Sondrio che dopo vari rallentamenti a causa del Covid, riesce a realizzare la mega panchina.

 

Tutte le carte sono in regola per il progetto Big Bench nel capoluogo valtellinese:

 

  • individuazione di un punto adeguato per collocare la panchina gigante

 

  • partnership pubblico-privato. L’amministrazione comunale di Sondrio nel ruolo del pubblico,  deve sbrigare aspetti burocratici e organizzativi. Robert Scherini e i  suoi familiari, il privato proponente, devono sostenere le spese di realizzazione e di installazione della panchina gigante

 

 

Ed ecco che a novembre la panchina appare poco sotto le antenne di Triangia.

 

Qui le coordinate per raggiungerla: https://goo.gl/maps/fTBZiCvBCrpsXxws7.

 

Bella l’idea della panchina, bella bella, ma perché non evidenziare anche le attività di queste zone un po’ dimenticate della Valtellina?

Fanno tutti fatica specie in questo periodo, perché non nominarle?

 

C’è il negozietto di alimentari, c’è l’azienda agricola Ca Runcasc dove trovare prodotti genuini km 0, c’è la trattoria dove poter pranzare…

 

Ok portare i turisti ma cercare di dare un po' di linfa  anche all’indotto non sarebbe male.

 

E questo vale non solo per Triangia, ma per tutte le zone dove arriva turismo e c’è qualcuno che ha un’attività da portare avanti.

 

Basta posizionare nei pressi dei parcheggi dei cartelli indicatori come quelli che si notano in tante città fuori provincia.

Non deve necessariamente gravare tutto sui comuni, credo che un contributo siano disposti a pagarlo i commercianti che si vedono arrivare un po’ di clienti in più.

 

Questa è la mia visione: darsi una mano, pubblico e privato, come per la panchina.

 

E ora se hai voglia vatti a fare un giro a Triangia per sederti (se ci riesci) sulla Big Bench.

 

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