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26/04/2024

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È spuntato un nuovo castello a Grosio...

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BLOG | 26/05/23 - Grosio

Questa mattina non ho ancora fatto colazione perché le mani mi fremevano per scrivere…

Ho letto un articolo che mi ha fatto…prima ridere e poi riflettere.

Ho letto delle immani cavolate e inesattezze… e mi sono chiesta come sia possibile…

È spuntato un nuovo Castello a Grosio di cui ignoravo l'esistenza!!

 

Ma come è possibile?

Pare sia successo l'11 maggio 2023...

L'ha costruito la pigrizia umana, l'ignoranza e la pseudo furbizia uscita allo scoperto.

Questo è il frutto dell’utilizzo alla Caxxum dell’Intelligenza Artificiale.

Il blog personale Wine & Food Tour, per mano di un suo “pseudo giornalista o pennivendolo” che si firma Cristian Gangemi (addirittura il direttore editoriale...)ha creato tutto ciò...

 

Nell’articolo si parla di un fantomatico Castello di Gaudì a Grosio.

Ti anticipo qualche spunto, poi alla fine lo leggi tutto.

Questo castello dallo stile gotico e rinascimentale fu commissionato dal conte Eusebio Suardi tra il 1910 e il 1918 come dimora estiva per la sua famiglia…

 

L’architetto che progettò l’edificio fu Francesco Meschia, mentre la decorazione in mosaico venne affidata ad Enrico Prampolini.

 

 

E ancora

 

La particolarità di questo castello risiede nel fatto che l’esterno è interamente rivestito da mosaici policromi, realizzati con tessere di vetro colorate provenienti dalla Germania ed eseguite dai maestri vetrai dell’atelier Franz Mayer di Monaco.

 

La visita guidata al castello dura circa un’ora ed è disponibile solo su prenotazione. Durante il tour, i visitatori possono ammirare gli affreschi originali di Ramiro Mendez Jofre e le decorazioni in mosaico create da Gaudì.

Ma la ciliegina sulla torta è che Antoni Gaudì, l’architetto catalano, ci ha lavorato...

 

E di Nicola Di Cesare, il signore che abita a Grosio e che si è "limitato" a decorare la parete rocciosa dietro casa…nemmeno un cenno.

 

E ovviamente si invitano tutti i turisti ad andarlo a cercare e visitare.

 

Appare chiaro come il sole che questo individuo non è mai stato a Grosio, ma nemmeno si sia preso la briga di fare delle ricerche on line.

 

Ha sfruttato un titolo del momento (Giardino roccioso di Gaudì a Grosio) ed ha affidato il suo lavoro all’Intelligenza Artificiale che pur di creare contenuti, ha inventato a destra e a manca creando un mix tra Castelli di Grosio, opere di Gaudì, date incastrate all’occorrenza…

 

Il signore in questione ha copiato e incollato il testo perfetto, scritto in una grammatica quasi da Treccani (un refuso l’ho beccato quindi non ha nemmeno riletto).

 

Morale della favola…AI può essere di aiuto ma non sostituisce ancora il lavoro di chi “campa” scrivendo e a volte, come in questo caso, regala figuracce incredibili.

 

Non so quanta gente legga questa rivista on line, so solo che se tutti partono alla ricerca di un castello a Grosio e poi si ritrovano davanti ad un giardino roccioso decorato con tesserine di mosaico (bellissimo da vedere, ma non ha nulla del castello), forse si incavolano un po’.

 

Quindi quanto mi posso fidare dei consigli di questi blogger che affidano il loro lavoro per comodità alla ChatGPT di turno?

 

Io per nulla…anche solo per questo articolo.

Magari è l’unico o magari ora lavorano tutti così…Sicuramente prima di prenderli alla lettera una “googlata” va fatta.

 

Consiglio utile: se affidate il vostro lavoro di scrittura ad un’Intelligenza Artificiale, su argomenti che non conoscete, prendete tutto con le pinze e non come oro colato.

 

AI non è Google, non fa ricerca. AI si avvale di informazioni che qualcuno ha inserito su vari argomenti e si diverte ad assemblarli in modi diversi, in base ai “prompt” (comandi solleciti) che gli vengono indicati o richiesti.

 

Se su un determinato argomento, come nel caso di Grosio, non trova abbastanza informazioni, AI inventa, va a cercare ovunque e costruisce la sua storia. Bella e intrigante ma che può non corrispondere a realtà.

 

Se il tipo avesse fatto un minimo di ricerca, (oggi ci sono diversi articoli on line che parlano di Nicola Di Cesare che ha decorato i muri dietro casa con vetri e materiale di riciclo), non avrebbe pubblicato tale articolo pieno di scorrettezze e informazioni fuorvianti.

 

I valtellinesi sanno (in molti, ma non tutti) che i castelli di Grosio non sono quelli di Gaudì, ma i turisti ignari alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare, si trovano davanti ad una grande Bufala degna di Striscia la Notizia.

 

…Beh possono sempre deviare per i veri Castelli di Grosio e per la Rupe Magna, reali!...

 

E questo a causa di qualcuno che ha affidato il suo lavoro a CahtGPT, magari mentre si prendeva un caffè, e che in pochi secondi ha redatto un bell’articolo pronto da pubblicare.

 

Che caduta di stile…e chissà quanti di questi episodi ci saranno.

 

Quindi, ancora più di prima, prendete con le pinze ciò che leggete e trovate in giro.

Verificate le fonti (sperando che siano antecedenti all’arrivo di AI) che siano autorevoli.

 

Il 10 giugno a Piateda si parlerà di AI con un esperto, Franco Folini e con Emanuele del Curto, Filosofo.

Sarà interessante capire come utilizzare questo strumento senza perdere la strada maestra.

Questo è l'articolo INVENTATO da AI sul Castello di Gaudì a Grosio che non esiste...

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