CIAO! COSA CERCHI IN VALTELLINA?

27/04/2024

S. Valeria, S. Pietro Chanel

ACCESSO

Password Dimenticata?

Natura e storia in Val Masino

FOTO R.T.EARTH ©

CONDIVIDI

20/11/18 - Val Masino

Pubblichiamo parte di un'interessante reportage riguardante la Val Masino che vi invitiamo a leggere per intero!

"Scavata dall’omonimo torrente, confluente del fiume Adda nel paese di Masino, conosciuto soprattutto per sue calde acque termali, questa valle é considerata uno dei posti più suggestivi della Bassa Valtellina, nella provincia di Sondrio, in Lombardia. Posta in un territorio adiacente la Svizzera, dalla quale é divisa dalle Alpi Retiche, la valle  trova i suoi confini tra le montagne ed abbraccia un arco di bellissime altre valli granitiche di origine glaciale, tra cui  la Valle dei Bagni, la Valle di Sasso Bisiolo o Predarossa e la Val di Mello, chiamata non a caso “La Piccola Yosemite”. Il suo territorio, interamente montano, dalle caratteristiche di straordinaria bellezza e fascino, sfruttato da sempre dalla pastorizia, costituisce un vero e proprio regno del granito, roccia che é l’elemento principale del cosiddetto Plutone di Masino Bergaglia, minerale pregiato, presente anche a Milano nell’anfiteatro romano e in alcuni palazzi medievali e dell’inizio del Novecento.  Zona di rilevante interesse per i cercatori di minerali, ha subito un aspro spopolamento proprio a causa dell’attività estrattiva. Dagli anni Settanta però, vista la presenza di numerosi ed imponenti colossi granitici, la valle é frequentata soprattutto per l’arrampicata ed é diventata paradiso degli arrampicatori e free-climbers, che possono trovare vere e proprie palestre naturali ove sfidare la verticalità. La valle é collegata grazie ad una strada statale costruita nel secolo scorso, che si snoda tra tornanti avvolti da boschi di abete e larici e poi da quelli di faggio, attraversando piccoli centri abitati dalle caratteristiche casette in pietra, fino ad arrivare ai famosi Bagni di Masino, le proprietà salutari della cui sorgente termale sono riconosciuti fin dal XVI sec."

Per leggere il reportage per intero clicca qui