Colorina è il primo comune che si incontra, percorrendo la Valtellina da ovest ad est, nell’antico Terziere di Mezzo, sul versante orobico, di fronte a Berbenno. Esso è costruito sul versante orientale del conoide di deiezione del torrente Presio, che scende da una breve e ripidissima valle intagliata ai piedi del pizzo omonimo. L’origine del nome è, con tutta probabilità, dalla voce dialettale “còler”, cioè “nocciolo”, assai diffusa in Lombardia. Scarsissime sono le notizie che abbiamo dell'alto medio-evo. Sappiamo che buona parte della Valtellina, imcluso il territorio di Colorina, venne donato, nel 775, da Carlo Magno alla potente abbazia di St. Denis in Francia: ciò giustifica, forse il motivo per cui nei secoli seguenti la chiesa di Colorina venne dedicata a S. Bernardo di Chiaravalle (1091-1153), una delle figure più importanti del monachesimo di matrice benedettina, che compì i suoi studi in quell'abbazia. Sappiamo, poi, che in epoca medievale il borgo, come gli altri ai piedi della sponda orobica della media Valtellina, dipendeva dal paese di fronte, sul versante retico, in questo caso Berbenno.