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08/05/2024

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Una cena assolutamente da provare

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BLOG | 04/04/19 - Montagna In Valtellina

Potrei descrivere la serata con: mmmmhhh, buono, che delizia, uhhh che gusto, incantevole, stupefacente, superlativo…

Ma poi non capiresti di cosa sto parlando.

Le mie “colorate espressioni” sopra citate si riferiscono alla cena del sabato sera al Ristorante Trippi.

Se non lo conosci (malissimo!!!) si trova a Montagna in Valtellina, in località Trippi appunto.

La cena è quella denominata “Ghe pensi mi”.

Un format super collaudato dal titolare e chef Gianluca Bassola che si prende la libertà di cucinare quello che vuole, in base alle materie prime reperite in quei giorni.

O ti fidi e rischi…o te ne vai da un’altra parte.

Dalle pagine dei social del Ristorante Trippi può trapelare talvolta qualcosa, ma vedere tali leccornie nei piatti fa tutto un altro effetto.

Per poi non parlare di quando le degusti.

A parte il menù che è sempre una sorpresa e che nemmeno sotto tortura ti rivelano in anticipo (ti possono solo consigliare se è meglio il vino bianco o il vino rosso…) è tutto l’insieme di aspetti che voglio raccontarti.

L’accoglienza, gentile e delicata, senza tanti salamelecchi.

La sala con luci calde e non troppo forti, una piccola candela ai tavoli.

L’ambiente è un misto tra rustico e antico. Insomma quel tocco giusto per creare un’atmosfera rilassante.

Ora voglio descrivere la marca delle posate o dei bicchieri….scherzooo!

Dalla scelta dei vini proposti, in prevalenza valtellinesi, al dessert davvero variegato, è un continuo attendere con trepidazione, ammirare, degustare e assaporare.

Ogni piatto è un’esperienza, ingredienti, primizie e prodotti ricercati.

Quelli che non trovi al supermercato, in primis perché magari non li conosci, seconda cosa…perché non ci sono.

Ogni portata viene descritta con molta semplicità dalle cameriere che ci servono ai tavoli.

Ogni pietanza nasconde qualcosa che non hai mai assaggiato.

La curiosità aumenta man mano che si va avanti.

Dall’antipasto, al primo, al dolce.

Nulla è dato per scontato.

E’ impossibile non commentare ciò che stai mangiando.

Il gusto e i sapori dei manicaretti di Gianluca, vengono valorizzati nella loro semplicità e naturalezza.

Anche l’occhio è soddisfatto. Lui vede in anteprima ciò che mangerai e che non immaginavi di assaporare.

Poi l’olfatto è stimolato dai profumi delicati delle pietanze.

In quel momento ti senti onorato, privilegiato a poter regalare alle tue papille gustative tali eccellenze.

Le porzioni sono giuste, curate, non ti permettono di saziarti al punto di rinunciare al piatto successivo.

Solo quando arrivi al dolce, puoi dire: ora non ci sta più nulla.

Tutto è studiato nei minimi particolari, quei dettagli semplici che fanno la differenza.

Non è facile descrivere i sapori di ogni cibo: mi limito ad elencare le varie portate.

Riassumendo in breve, tutto era deliziosamente sublime.

Ho ricevuto il menù da Gianluca solo dopo 2 giorni…prima lo teneva chiuso in una cassaforte a prova di scasso. Che sudata!!!

Ed ecco cosa c’era scritto.

Carciofo spinoso di Menfi (presidio Slow Food)

Fonduta di Matuscin (chiamato anche lo Champagne dei formaggi) e focaccia di grano Maiorca (un grano tenero antico coltivato da secoli in Puglia)

Carpaccio di Vitellona Piemontese, puntarelle e maionese all’aglio orsino (la versione selvatica del classico aglio, è un’erba officinale)

Violino di Capra (presidio Slow Food) con burro al ginepro

Cotechino e patate schiacciate

Bettelmatt di alpeggio (è soprannominato la "Rolls Royce" dei formaggi italiani perché la produzione è limitata a poche migliaia di forme all'anno) e decotto di fiori di tarassaco (una sorta di miele)

Ribollita, panpatate e olio bio Franci

Codone piemontese e controfiletto di Simmental (particolare razza bovina del Canton Berna in Svizzera), con catalogna ripassata

I dolci non li ha elencati. Erano composti da creme brulè, semifreddo all’arancia con mandorle, mousse al cioccolato, gelato al pistacchio e qualcos’altro che non ricordo.

Il tutto è stato accompagnato da un ottimo Rosso di Valtellina

Puoi vedere dalle foto allegate le delizie che ci ha proposto.

Se vuoi gustarti una cena diversa dal solito e anche tu ami assaggiare a scatola chiusa, la serata Ghe Pensi mi è quello che fa per te.

Solo al sabato sera e su prenotazione.

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