CIAO! COSA CERCHI IN VALTELLINA?

27/04/2024

S. Valeria, S. Pietro Chanel

ACCESSO

Password Dimenticata?

Mostra Ugo Martinola

25/11/19

CONDIVIDI

EVENTI IN Sondrio

Sai che a Sondrio, nel greto del Mallero, nel 1936 si ergeva la Colonia elioterapica Riccione?

Forse in pochi ne sono a conoscenza.

Era una modesta costruzione adibita a spogliatoio e deposito per sdraio e brandine costruita con mattoni forati e intonacata a calce bianca e azzurra.

Nell’estate del 1950 viene travolta da una piena del torrente, ecco perché oggi non resta nulla tranne poche foto in  bianco e nero…

La città ospitava pure il Biscottificio Negroni, fornitore ufficiale del Regio esercito…

Tante cose devi ancora conoscere della Sondrio storica.

Chissà quante volte passeggiando per le vie del capoluogo valtellinese, ti sei guardato intorno e hai osservato di sfuggita edifici e palazzi storici che sono lì da sempre.

In piazza Garibaldi, in piazza Campello, in piazzale Bertacchi…

Ci sono costruzioni che sono diventate dei punti di riferimento nelle vie, tuttavia non conosci nulla della storia di questi edifici di Sondrio.

Ebbene anche la nostra città, vanta una storia urbanistica di una certa importanza.

La prossima volta che la attraversi prova a fare caso alle strutture che vedi da sempre, che già esistevano quando sei nato.

Non hai la minima idea di chi abbia progettato o costruito ma soprattutto non sai attribuire un’epoca alle varie opere che da sempre, fanno parte del patrimonio cittadino.

Devi sapere che tra il 1927 e il 1957 un ingegnere civile, ha progettato ben 38 edifici nel capoluogo Sondriese e oggi gli è stata dedicata una mostra aperta dal 26 ottobre al 26 gennaio 2020, che ti consiglio assolutamente di visitare.

Una serie di fotografie in bianco e nero a cura di Vaclav Sedy che riportano indietro nel tempo, in quegli anni che abbiamo solo letto sui libri di storia.

Protagonista è Ugo Martinola, classe 1890, nato a Roma, cresciuto in una famiglia originaria di Novara poi trasferitasi a Sondrio.

 

Dopo aver conseguito la laurea al Politecnico di Torino nel 1916, si dedica al disegno e alla progettazione di costruzioni che fanno ancora oggi parte del patrimonio urbanistico del capoluogo valtellinese.

Muore all’età di 67 a Sondrio in seguito a malattia.

La sua matita instancabile ha disegnato progetti molto importanti che oggi sono simbolo della città. Opere pubbliche e costruzioni private, commissionate da famiglie storiche del capoluogo.

Vediamo se ne conosci qualcuna…forse il nome ti dice poco, ma se osservi le immagini, le geolocalizzi subito.

Queste sono le opere che Ugo Martinola ha progettato a Sondrio:

  • Villino Pansera, 1927
  • Molino Perego, 1929

  • Casa del Balilla e Monumento ai Caduti, 1931-’35
  • Villa Tirinzoni, 1932
  • Casa Padilla, 1933
  • Casa Girolo, 1933

  • Casa Fumagalli, 1933
  • Cinema Odeon, 1933 (ristrutturato negli anni ’80 sotto la nuova insegna di “Cinema Ciak”e oggi in abbandono)
  • Grappificio Bianchini, 1933

  • Casa Del Curto, 1933-’35
  • Casa Gualzetti, 1933-’36
  • Casa Volontè, 1934
  • Case Moroni, 1934-’39
  • Casa Martinola, 1935

  • Istituto Femminile Santa Croce, 1935
  • Villino Carini, 1936-’37
  • Casa Volontè, 1937
  • Casa Nonini, 1938
  • 
Palazzo Moroni, 1938
  • Casa Marveggio, 1938-’40
  • Casa Fanchi, 1938-’40

  • Casa Gola, 1939
  • Casa Bianchi, 1939

  • Caserma dei Vigili del Fuoco, 1939-’40 (ora sede operativa della Polizia di Stato),
  • Casa Bradanini, 1947
  • Casa Pinzauti, 1949 

  • Case Massera, 1949

  • Casa Grolli, 1954-’56

  • Casa Grolli, 1956
  • Condominio “Eiffel”, 1956

Fra gli immobili demoliti si possono citare la sede della “Società Mineraria Valtellinese” (1941-’43) e la colonia elioterapica “Riccione”

La caratteristica di alcuni di questi edifici, è la torretta cilindrica riservata alle scale, oltre al fregio con l’iscrizione in latino, le decorazioni festonate su porte e finestre.  

Martinola cura in modo particolare il corpo delle scale di collegamento fra i vari piani dell’edificio. Trova sempre il modo per dare loro una forma speciale, trasformando le classiche e monotone rampe in oggetti seducenti, quasi complementi d’arredo.

L’ingegnere prende presto conoscenza dei graniti della Valmasino, della Valchiavenna ed i serpentini della Valmalenco e li propone per diverse finiture superficiali che si possono notare su diversi edifici.

Alcune curiosità accompagnano le costruzioni di Martinola, una di queste riguarda villa Girolo, progettata per un esteta alla maniera dannunziana nel ’33, che nasconde un grande disimpegno centrale in forma fallica analogo a quello della “Casa di Piacere” dell’architetto illuminista Charles N. Ledoux.

Il condominio Volontè è caratterizzato invece, da una fontana primordiale in ferro battuto impiantata sul ciglio del tetto.

Discutibile invece “l’originalità” di Martinola riguardo alla sua villa, disegnata nel 1935 e molto simile a quella della “Siedlung am Tivoli” progettata a Vienna da Wilhelm Peterle otto anni prima.

Stessa cosa vale per il possente Monumento ai Caduti del ’15-‘18 che sembra ricalcato dalla facciata del Padiglione del governatorato alla Fiera di Tripoli, opera di Alessandro Limongelli del 1929.

Di Ugo Martinola non esistono foto o immagini che lo ritraggono. Nonostante le numerose ricerche non si conosce il volto di colui che ha lasciato un segno importante nella storia dei sondriesi.

A distanza di 80 anni restano i suoi disegni, i suoi progetti ma soprattutto le costruzioni che portano la sua firma.

La mostra a lui dedicata è organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Sondrio e curata dall’arch. Leo Guerra.

Allestita nelle sale espositive di Palazzo Sertoli e del MVSA, si compone di oltre 50 ritratti fotografici dell’architettura di Martinola nel bianconero senza tempo di Vaclav Sedy (collaboratore di riviste internazionali come “Domus” e “Casabella”), cui è associata una ricca selezione di tavole progettuali – gentilmente concesse dalla Biblioteca Civica “Pio Rajna” di Sondrio - elaborate dallo studio fra il 1927 e il 1957, anno della morte dell’autore.

La mostra è aperta dal 26 ottobre al 5 gennaio 2020

Gli orari di apertura al pubblico sono:

Galleria Credito Valtellinese: da martedì a venerdì h. 9.00 - 18.00, sabato h. 9.00 - 12.00, chiuso domenica e lunedì

MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte: da martedì a domenica h. 10.00 –12.00 e 15.00 – 18.00; chiuso il lunedì

INGRESSO LIBERO

galleriearte@creval.it - www.creval.it

mediarelations@creval.it – tel. 02.80.63.74.03

Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Sondrio

tel. 0342.514864

www.ordinearchitettisondrio.it

architetti@sondrio.archiworld.it

 

Piazza Quadrivio, 7, 23100 Sondrio SO